Il Giappone vanta una quantità strabiliante di luoghi suggestivi e dall’atmosfera misteriosa. In particolare, i suoi luoghi di culto, immersi nel cuore delle foreste e delle montagne, lasciano sempre a bocca aperta per la loro bellezza e per il timore e il rispetto che incutono.
Fra questi, uno dei più amati in assoluto è il Fushimi Inari Taisha, un complesso di santuari shintoisti dislocato per un’intera montagna, situato a sud-est di Kyoto. Famoso per i suoi celebri tunnel di torii (portali, cancelli) rossi e per le statue di volpi disseminate in ogni angolo, questo luogo è uno dei più visitati – e fotografati – al mondo.
Vediamo insieme la storia e le particolarità di questa destinazione magica.
Indice
Come arrivare al santuario
Il santuario di Fushimi Inari si trova a poca distanza da Kyoto, comodamente collegato dal tratto di ferrovia che unisce Kyoto a Nara. Le stazioni sono due: la JR Inari station e la Keihan Fushini Inari station. Ci sono infatti due diverse ferrovie che passano di qui e a dipendere dal vostro punto di partenza potreste trovare comoda l’una o l’altra. La Keihan è molto comoda se arrivate da Osaka o dal quartiere di Sanjo a Kyoto. La JR è invece consigliabile se partite da Kyoto station oppure se volete sfruttare il JRPass.
La divinità del Fushimi Inari Taisha
Il nome di questo santuario deriva dal dio shintoista del riso e dei raccolti: Inari. Oggi viene considerato anche il patrono dei commercianti e degli affari, per questa ragione viene venerato spesso da gente d’affari e imprenditori che sperano di ottenere il successo nelle loro attività.
Nei santuari dedicati a Inari è molto comune incontrare statue raffiguranti delle volpi: questo perché, tradizionalmente, si ritiene che questi animali siano i messaggeri di Inari. Le volpi possono essere raffigurate in svariati modi: talvolta stringono tra le fauci una chiave, che rappresenta le chiavi dei depositi del riso.
In tutto il Giappone esistono più di quattromila santuari dedicati a questa divinità: nonostante ciò, il Fushimi Inari Taisha resta il più visitato da fedeli e turisti. Il motivo? Lo scoprirete solo leggendo!
La storia di Fushimi Inari
La fondazione del Fushimi Inari Taisha risale al 711, anno di costruzione del primo tabernacolo a opera della famiglia Hata, in cima al monte Inari. All’epoca, Kyoto non era neanche stata designata come capitale, eppure questo luogo era già stato dedicato al culto della divinità Inari. In seguito il santuario venne ampliato, con la costruzione di edifici ai piedi della montagna e l’aggiunta di santuari e tabernacoli minori.
Nel 942, il Fushimi Inari fu inserito nella lista dei santuari shintoisti più importanti del Giappone e continuò a prosperare sino alla rivolta Onin, durante la quale venne interamente raso al suolo assieme alla maggior parte degli edifici di Kyoto.
L’edificio principale del santuario fu inaugurato alla fine del XVesimo secolo e questo evento diede il via alla ricostruzione dell’intero complesso religioso. Per la sua importanza storica, artistica e religiosa, il Fushimi Inari Taisha è stato dichiarato Tesoro Nazionale nel 1909.
Ci sono moltissime leggende e misteri che ruotano intorno a questo santuario: si narra, ad esempio, che spargere un po’ della terra di questo luogo sui propri campi, garantirà un raccolto proficuo; un’altra leggenda sostiene che se si sale il monte portando con sé dell’inari sushi, questo a un tratto sparirà misteriosamente.
Il “Senbon torii” del Fushimi Inari Taisha
È inutile girarci intorno: il vero motivo per cui il Fushimi Inari Taisha è così famoso va cercato nelle sue migliaia di portali “torii” rossi, che formano dei veri e propri tunnel immersi nel cuore della foresta. I santuari shintoisti, in genere, hanno pochi portali (nei casi di santuari molto piccoli, uno solo), e la loro posizione indica la divisione tra il mondo degli umani e il mondo degli dèi.
Perché nel Fushimi Inari Taisha si trovano migliaia di torii?
Questi portali, in verità, vengono “sponsorizzati” da aziende, commercianti e liberi professionisti, che in cambio del versamento di una ingente somma di denaro, ottengono che il loro nome sia scritto sulle colonne verticali dei torii. Si crede che così facendo, Inari garantirà loro il successo negli affari.
Questo tunnel di portali è detto “Senbon torii”, che significa letteralmente “Mille Torii”; tuttavia, il numero esatto dei torii è impossibile da determinare in quanto ogni giorno alcuni di essi vengono smantellati e altri se ne aggiungono.
Passeggiare nel sentiero tracciato da questi portali è davvero un’esperienza suggestiva: via via che si prosegue, ci si ritrova sempre più immersi nella montagna di Inariyama e il silenzio viene interrotto solo dal fruscio del vento fra i cedri, lo zampillare delle sorgenti montane e qualche sporadico miagolio (il monte è abitato da una colonia di gatti).
Dove conducono i tunnel di torii?
Seguendoli, dopo circa un’ora, si giungerà al tabernacolo sulla cima del monte. Non fatevi tradire dal suo aspetto dimesso e poco appariscente: il dio Inari, in verità, risiede proprio qui.
La maggior parte dei turisti si ferma quasi all’inizio del percorso, al celebre “bivio” in cui il tunnel di torii si biforca, intimorito dal dover affrontare un’escursione di almeno un paio d’ore. Per questo, gli avventurosi che si spingono oltre potranno godersi l’atmosfera magica del santuario immersi in un totale silenzio. C’è anche un altro premio per chi decide di affrontare la scalata fino alla sommità del monte: il percorso in discesa, infatti, segue il fianco opposto nella montagna dove, oltre ai portali rossi, troverà decine di tabernacoli minori e statue di volpi scavati nella roccia. È una vista mozzafiato, in cui si percepisce veramente tutta la sacralità del luogo.
Quando visitare il santuario di Fushimi Inari Taisha
Il Fushimi Inari Taisha è sempre aperto. Paradossalmente, lo si potrebbe visitare anche in piena notte – certo, se non vi spaventano incontri ravvicinati con cinghiali e scimmie.
Gli orari migliori in cui visitarlo sono alla prime luci dell’alba e al tramonto, perché la luce soffusa che filtra tra i rami degli alberi offre la visuale più suggestiva. Se invece vi piace curiosare a caccia di talismani omamori e vorreste gustarvi una tazza di tè verde mentre esplorate il santuario, visitatelo fra le 10:00 del mattino e le 16:00 del pomeriggio, orario di apertura di bancarelle e punti ristoro.
In estate, il santuario è riparato dal sole grazie alla fitta vegetazione: tuttavia è opportuno ricordare che Kyoto, in agosto, ha temperature medie molto elevate e un tasso di umidità che oscilla fra il 70% e l’80%… Se siete intenzionati a scalare tutto il monte, ricordatevi di fare scorta di bottigliette d’acqua.
Festività del Fushimi Inari Taisha
Le festività più importanti celebrate al santuario di Fushimi Inari sono senz’altro il Capodanno, quando i fedeli si recano a fare la prima preghiera dell’anno (hatsumoude) e la giornata di Sangyō-sai, la ricorrenza in Aprile in cui si offrono doni e danze a Inari e si prega per la prosperità economica del Paese festeggiata l’8 aprile.
Il quartiere di Fushimi: oltre il santuario
Quello che solo pochi sanno è che i dintorni del Fushimi Inari Taisha sono tutti da esplorare! Il quartiere di Fushimi è uno dei più antichi del Giappone e custodisce ben 40 distillerie di sake giapponese, tanto da essere stato soprannominato “il distretto del sake”.
L’industria degli alcolici è fiorita proprio in questo luogo grazie alla vicinanza con il ruscello di Horikawa e numerose sorgenti sotterranee, che forniscono acqua pura e cristallina, indispensabile per fermentare il riso, in gran quantità.
Qui si trova anche la distilleria storica di Gekkeikan Okura, oggi convertita in un museo. I viaggiatori potranno osservare gli utensili e botti di fermentazione originali e scoprire passo dopo passo le fasi di creazione del sake. Se questo non bastasse a convincervi a visitare il Museo del Gekkeikan, aggiungo soltanto che la degustazione di sake a fine guida è inclusa nel biglietto.
Qui si trova anche il Teradaya Inn, uno storico ryokan in cui anche il samurai Sakamoto Ryoma era solito pernottare e dove rischiò di rimanere ucciso.
Insomma, come vedete, Fushimi è una tappa veramente imperdibile del vostro viaggio a Kyoto!