L’isola di Naoshima, situata nel Mare Interno di Seto tra le coste di Kagawa (Shikoku) e Okayama, è una delle principali mete per gli appassionati di arte contemporanea.
La piccola isola è stata convertita in un centro artistico e culturale dal gruppo Benesse, il colosso giapponese dell’istruzione e del welfare, e ospita decine di musei di arte moderna e luoghi d’interesse culturale. Ogni anno attira decine di migliaia di appassionati d’arte sia dal Giappone che da Oltreoceano.
Naoshima non è solo musei: anche gli edifici pubblici e le scuole di quest’isola sono vere opere d’arte architettoniche progettate dall’architetto Kazuhiro Ishii.
Per la sua importanza culturale, Naoshima ospita un importante festival artistico, la Triennale di Setouchi.
In questo articolo scoprirete cosa vedere a Naoshima e come raggiungerla.
Indice
Il Benesse House Hotel di Naoshima
Benesse House è sia un meraviglioso hotel che un enorme museo d’arte moderno: è composto da quattro edifici (il Museo, l’Ovale, il parco e la spiaggia) progettati dal famoso architetto giapponese Tadao Ando. Ogni edificio presenta una sezione di opere d’arte e un’area destinata alle camere per gli ospiti.
Il Naoshima Contemporary Art Museum, ovvero il museo d’arte moderna della Benesse House è senz’altro uno dei luoghi più visitati dell’isola: la sua ampia selezione di opere e il parco pieno di sculture perfettamente inserite nel contesto naturale sono il fiore all’occhiello di Naoshima.
Il Chichu Art Museum
Il museo d’arte Chichu Art Museum è un gioiello architettonico unico. L’edificio, progettato da Tadao Ando, è una vera opera d’arte: costruito quasi interamente sottosuolo, le opere in mostra sono illuminate esclusivamente dalla luce naturale. Questo tipo di architettura pone l’accento sulla convivenza tra l’uomo e la bellezza della natura, e la scelta stessa di costruirlo sottoterra rivela la volontà dell’architetto di non rovinare il paesaggio naturale dell’isola di Naoshima.
All’interno, i visitatori possono osservare opere d’arte di Claude Monet, James Turrell, e Walter De Maria immerse in un’atmosfera che cambia insieme alla luce nei vari momenti della giornata.
Il Lee Ufan Museum
Aperto in occasione della Triennale del 2010, anche questo museo è nato da un progetto di Tadao Ando e contiene sia i quadri che le enormi sculture in pietra e cemento del celebre artista coreano Lee Ufan. La sua arte è stata influenzata dal movimento artistico giapponese Mono-ha (“La scuola delle cose”), corrente che poi Lee Ufan stesso ha contribuito a sviluppare e far conoscere Oltreoceano.
Il Fukutake House Art Museum
Il Museo è stato ricavato all’interno di una vecchia scuola elementare e ospita la Asia Gallery, uno spazio espositivo per le opere di vari artisti asiatici. Il concetto alla base del museo Fukutake è quello di connettere e avvicinare i vari Paesi dell’Asia e ha stipulato partnership con altri famosi musei d’arte moderna in Thailandia, Cambogia, Hong Kong, Taiwan e Indonesia.
Inoltre, nella ex mensa della scuola vengono organizzati workshop di cucina e di danze tradizionali a cui sono invitati a partecipare anche i turisti. Tutti i workshop sono su prenotazione.
Art House Project
A Honmura, una piccola cittadina situata sulla costa est dell’isola, sette edifici abbandonati (fra cui svariate case e addirittura un tempio buddhista e un santuario) sono stati convertiti in centri culturali con installazioni artistiche e musei. Questo progetto, iniziato nel 1998 e che ha coinvolto artisti giapponesi ed esteri, ha preso il nome di “Art House Project”.
Le “Art House” sono sparse in tutta Honmura e all’esterno si fondono alla perfezione con gli altri edifici tradizionali della città. Le decorazioni dell’interno, tuttavia, sono state completamente progettate dai singoli artisti, i quali hanno dovuto celebrare attraverso le loro opere la storia dei proprietari originali.
Tutte le Art House sono visitabili, anche se alcune solo su prenotazione: si chiamano Kadoya, Minamidera, Kinza, Go’o, Ishibashi, Gokaisho e Haisha.
Ando Museum di Naoshima
Questo museo, dedicato e progettato dall’architetto Tadao Ando, dall’esterno sembra una casa giapponese tradizionale. L’interno, tuttavia, rivela l’impronta inconfondibile di Ando grazie all’uso di elementi architettonici in cemento. Sulle pareti, fotografie e didascalie illustrano i momenti cruciali dell’attività dell’architetto a Naoshima.
Le terme di I Love Yu
I Love Yu è un tradizionale bagno termale pubblico (“sento” in giapponese) trasformato in un’opera d’arte. L’edificio è stato progettato dall’artista giapponese Otake Shinro appositamente affinché i visitatori potessero godersi l’esperienza di un bagno caldo circondati dall’arte, e incorpora materiali ed elementi architettonici di recupero come piastrelle colorate e ceramiche.
Le vasche sono state rivestite da un mosaico di piastrelle, mentre sulle pareti è stato creato un motivo che ricorda le “pescatrici di perle” subacquee giapponesi (ama). Il soffitto è un bellissimo caleidoscopio di vetro colorato da ammirare mentre ci si rilassa immersi nel bagno.
Come arrivare e muoversi a Naoshima
Naoshima si raggiunge in traghetto dalle città di Uno (Okayama) o da Takamatsu (Kagawa, Shikoku). L’isola ha tre porti: Seto, Miyanoura e Honmura; in ogni caso, Miyanoura è quello meglio servito.
Naoshima è molto piccola, e tutti i luoghi di maggiore interesse si trovano a circa mezz’ora di distanza dal porto di Miyanoura. Per questo è ideale percorrerla a piedi o in bicicletta (se ne può noleggiare facilmente una direttamente sull’isola).
Informazioni aggiuntive sul turismo a Naoshima
Oltre ai musei e alle installazioni artistiche, sull’isola di Naoshima ci sono alcune spiagge balneabili: questo la rende la meta perfetta anche per tutti quegli amanti dell’arte che non vogliono rinunciare a un bel tuffo fra le onde.
L’isola di Naoshima, inoltre, tiene in serbo anche delle sorprese culinarie. Oltre ai piatti a base di pesce, l’isola vanta degli ottimi ristoranti di udon (come, del resto, tutta la prefettura di Kagawa) e di curry giapponese ai frutti di mare. È il luogo ideale in cui gustare i vostri piatti giapponesi preferiti insieme a del pesce freschissimo.
Sull’isola inoltre c’è lo “Iwata Konfekuto”, un antico laboratorio di dolcetti tradizionali. Qui è possibile gustare gli Akagane Manju, una sorta di pralina ripiena di azuki e cacao, ma anche una varietà di wagashi (dolcetti giapponesi) dal gusto casereccio, preparati ancora con la stessa ricetta da decenni. La vetrina è coloratissima e fa venire l’acquolina in bocca.
Naoshima è una meta consigliata a tutti i tipi di viaggiatori che desiderano allontanarsi dai principali itinerari turistici. Se state pianificando un viaggio in Giappone non esitate a contattarci per informazioni e supporto.